22/08/2016

GREZZE LACUSTRI PER ECCESSO DI SFORZO

Lo avevamo ampiamente annunciato, per chi ci segue su FB; Orsetta il 9 settembre sarà a Nemi, nel Teatro di Paglia di Marco Mandracchia e Simona Ercolani. Allestito nella loro Azienda Agricola Il Nemus, si affaccia sulle rive del lago, a un’oretta scarsa da Roma.

Noi di Magnitudo Nove ci siamo andate in avanscoperta il 29 luglio. L’occasione era la festa di inaugurazione della seconda edizione del Festival. A giudicare dall’affluenza e dalla partecipazione, l’iniziativa sta riscuotendo molto successo. E noi siamo rimaste affascinate dall’ambientazione.

Il palco ha come fondale la natura che circonda il lago, le gradinate seguono il declivio naturale dell’ex vulcano e le sedute sono biodegradabili al 100%. Infatti sono fatte di balle di paglia, disposte per l’occasione in semicerchi degradanti a creare un’arena naturale. Finito il festival serviranno a nutrire gli animali della fattoria ovvero che a concimare il terreno ovvero a …

Orsetta, Cottage, Nemi

Basta, le nostre competenze agricole finiscono qui e abbiamo già abbondato con gli strafalcioni; per scrivere queste quattro parole in corsivo abbiamo dovuto spremerci il cervello e prendere in prestito un vocabolario che sa di depliant turistico di una pro-loco ruspante. Affrontiamo la dura verità: siamo donne di città, capiamo di campagna quanto un bruco di fisica quantica …

E infatti ci siamo immediatamente fatte notare … nostro malgrado.

Siamo arrivate splendide e completamente inappropriate con i tacchi, i pantaloni di lino bianchi, il golfino a trama larga di cotonino leggero leggero. Ci sentivamo furbe per aver portato un antizanzare chimico al 100%. E orgogliose di aver contribuito al banchetto con un ciambellone fatto in casa … dalla fornaia di Viale Libia.

Ahimè siamo dovute soccombere al frizzante venticello serale, al magico spray all’aceto capace di scacciare gli insetti senza aggredire la natura e soprattutto alla concorrenza delle altre cuoche, che avevano per l’occasione sfornato lasagne, torte ai frutti di bosco colti nei campi e portato vini biologici da far impallidire un sommelier.

Ma vediamo i lati positivi: abbiamo scoperto che una balla di paglia non punge. Ed è addirittura morbida.

Certo, se avessimo più saggiamente indossato dei jeans, come tutti intorno a noi, avremmo anche potuto muoverci, invece di restare impalate per paura di … restare impalate, per l’appunto.

A parte questi piccoli dettagli, il luogo, l’atmosfera e la compagnia sono state esaltanti.

Non vediamo l’ora di tornare, e nell’attesa vi invitiamo a segnarvi la data e spargere la voce.