08/04/2016
Non esiste nessuno che sia più vanitoso, statene sicuri, di un personaggio teatrale.
Si è presentata l’occasione di proporre Un Cottage tuto per sé ad un premio. Tra i materiali richiesti c’è anche un video di una quindicina di minuti dello stato dell’arte, ovvero del progetto al punto in cui si trova al momento. Ovvero praticamente a zero.
Ma non mi faccio certo abbattere da questo dettaglio. Preso il toro per le corna, improvviso una scansione delle scene, cerco di memorizzare quanto possibile, strutturo qualche movimento con sedia e oggetti e mi metto a cercare dentro fuori di me Orsetta.
Quando è arrivato il momento di mostrarmi le sue fattezze però Orsetta, la nostra eroina, ha cominciato a recalcitrare.
“Sono grassa, sono brutta, non ho i vestiti adatti, i capelli sono spettinati, ho la ricrescita …”
Ringraziando il cielo, era venuto ad aiutarmi a girare il video l’uomo più serafico, nonché il videomaker più gentile e capace dell’emisfero nord-occidentale: Luca Brignone.
Grazie a lui siamo riusciti a convincere Orsetta a buttare al vento tutte le inutili e dannose reticenze e a farsi vedere nella sua intera, goffa, tenera, morbida bellezza.
Ed è allora che abbiamo scoperto che porta gli occhiali. Dei quali si vergogna terribilmente. Ma essendo cronicamente incapace di mettersi le lenti, non ha alternative: o gli occhiali, o gli spigoli.
Ci siamo così spiegati anche perché spesso esibiva ficozzi e lividoni!
Vanità, il tuo nome è donna.