31/05/2016

La costruzione di un cottage richiede evidentemente parecchia attitudine al lavoro manuale. Lo stesso dicasi per le prove di uno spettacolo da costruirsi da zero.
Per entrambe ci vuole un tempo sufficientemente lungo da garantire l’assestamento dei materiali e il sedimentarsi degli elementi dati.

wp-ma-collage-prove-giugnoÈ superfluo sottolineare come di costruzioni e lavoro manuale noi ne sappiamo veramente poco. Ma siamo artiste e siamo creative e a noi la follia c’è stata data non a pizzichi, ma a manate. E quindi eccoci qui a ritagliare fodere e a ritagliarci spazi di prova, rubandoli ai ben più urgenti ritmi che il maggio richiede, tra saggi e chiusure di anni scolastici.

Se dovessimo riassumere ciò che ci è successo intorno e personalmente in questi dieci giorni (scarsi) di prove discontinue, ci sarebbe da chiamare una fattucchiera e farci togliere il malocchio.

Ma sarà che l’ottimismo di Orsetta ci ha ormai contagiato, sarà che la Magni alla sfiga non crede e che la Barbadoro ha teorie sue troppo profonde per essere riassunte in un unico blog, sarà che come Orsetta anche noi, quando prendiamo un impegno lo portiamo fino in fondo … tra incidenti di motorino e multe salate, repliche dell’ultima ora e repliche mancate, viaggi in treno e viaggi in ambulanza, abbiamo pian piano, fiore dopo fiore, nota dopo nota, costruito delle solide fondamenta.

E quando diciamo fiore dopo fiore, intendiamo letteralmente fiore dopo fiore.
Il risultato è un tripudio di femminilità repressa, un trionfo di colori primari, una pioggia di petali che cade nonostante noi e ci ricorda che ovunque ci sia spazio per un po’ di ironia trionferà la bellezza.
Anche quella molto, molto … molto nascosta.