05/02/2016
Al momento il Cottage è in fase di costruzione, sarà pronto per fine maggio 2016, e molti elementi sono in via di definizione.
Di certezze ne ho poche, ma salde.
Il fuoco dello spettacolo sarà di certo Orsetta stessa, unico personaggio materialmente in scena, che seguiremo in dodici tappe, mentre dialoga con diversi interlocutori.
La sua storia si sta snocciolando davanti a me pura, centrale, senza distrazioni, con pochi elementi scenografici, con una attrezzeria minima.
Del resto è così la poetica che sottende a tutti i miei spettacoli, caratterizzati dalla scarnificazione dei linguaggi e degli accessori al fine di far emergere il racconto, il personaggio, la parola, nella sua completa essenzialità.
Oltre ad aver scritto il testo, io sarò anche l’interprete dello spettacolo, perché seriamente non cederei Orsetta a nessun’altra.
Altra certezza è che non ne curerò la regia, perché già il doppio ruolo di autrice attrice mi sovrasta. Mi manca solo dovermi occupare di vederi da fuori, di dissociarmi da me stessa, di giudicarmi senza farmi condizionare, di correggermi e difendere le mie idee da me stessa.
Comunque non ho un budget da dedicare ad uno psicanalista, quindi è più semplice cercarmi un regista.
PS: Sonia Barbadoro sarà la regista dello spettacolo, e ci è giunta voce che Orsetta abbia commentato: “Davvero, per me? Sonia? Pazzesca! Così magari mi spiega finalmente perché se l’acqua ha la memoria a me la pasta viene sempre sciapa”.